Erboristeria e Alimentazione: un nuovo corso

Al via il prossimo 10 ottobre un nuovo corso dedicato ai rimedi naturali, a cura di Stefania Fineschi e del suo staff di collaboratori.
Sono previste circa dieci lezioni settimanali, di mercoledì alle 21.15. Per partecipare al corso è sufficiente l’iscrizione alla nostra Associazione, non ci sono costi aggiuntivi. Chi è già iscritto può partecipare liberamente.

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UNA GIORNATA ALL’INSEGNA DEL BENESSERE E DELL’AMICIZIA

Il lato forse più bello ed affascinante dell’erboristeria è quello che riguarda il riconoscimento delle piante officinali, soprattutto perché questo impegno richiede deliziose passeggiate da effettuarsi possibilmente con piacevoli compagnie.erboristeria 30 9 2017
Questo è proprio quello che abbiamo fatto lo scorso sabato 30 settembre quando, con gli amici dei corsi di erboristeria di Chianciano Terme e Pistoia, abbiamo trascorso una giornata dedicata al benessere psicofisico dell’uomo e della donna, incentrata sul vino inteso come medicina, e sui vini medicati. Lo stage è iniziato in una bella giornata di sole camminando tra i terreni e le piante che ci donano il nettare di Bacco, accompagnati tra i vigneti dall’esperta guida del nostro amico Roberto del Buono che ci ha spiegato come nasce la passione per la viticultura e i segreti della produzione di un vino genuino

Manuel Zolli
Manuel Zolli

ed eccellente. Non sono mancati i momenti per incontrare altre piante officinali quali la Piantaggine, la Centinodia o il maestoso Rovere, ma anche piccole meraviglie della Natura, come le galle utili nelle cicatrizzazioni ed il Romice, la cui radice è fondamentale per la preparazione di un eccellente vino antianemico.

Stefania Fineschi
Stefania Fineschi


Siamo infine giunti alla cantina, in cui viene accolta l’uva per le operazioni di trasformazione dal sapore quasi alchemico. È stata anche una giornata dedicata agli incontri ed al ritrovarsi tra amici intorno ad una buona tavola in casa del Signor Vino, la cantina, tra botti e barrique. Il nettare degli Dei è stato insomma il protagonista della giornata con i suoi aspetti medicamentosi, ma non solo.
Ci siamo infatti divertiti a preparare alcuni vini medicinali tradizionali, le cui ricette sono riportate nei preziosi testi di Tommaso Palamidessi che riguardano l’Erboristeria, con una breve panoramica sulla storia di queste formulazioni, di cosa si intende per tali e le regole base di preparazione, senza dimenticarci di dare uno sguardo d’insieme alle proprietà terapeutiche dell’uva e alle differenze tra le varie tipologie di vini che l’antica arte medica indicava, sempre con un occhio puntato sulle più recenti scoperte e riscoperte scientifiche.
Un grazie a tutti gli amici carissimi che ci hanno accompagnato in questa splendida giornata. Concludiamo con una galleria di foto gentilmente concesse da Sophie Narr.

 

 

 

CORSO DI ERBORISTERIA autunno-inverno 2016

ment-salvia-rosmarino-1Salvia, rosmarino, menta e molte altre, sono piante della nostra flora mediterranea che popolano orti e terrazzi, oltre che le nostre tavole. Queste specie vegetali però non hanno solo un utilizzo culinario o decorativo ma sono specie officinali ricche di virtù usate, conosciute e studiate fin dagli albori della nostra tradizione medico-erboristica. Ancora oggi infatti la scienza ne studia le potenzialità curative. Per esempio, recenti studi realizzati da un team di scienziati della Northumbria University (Inghilterra) hanno provato che l’essenza di rosmarino aiuta notevolmente la memoria e le capacità cognitive, mentre gli estratti di salvia possono migliorare il tono dell’umore, come attesta uno studio pubblicato sulla rivista scientifica “Physiology and behavior” nel 2005. menta-salvia-rosmarino-2

Ecco perché imparare a conoscere le virtù terapeutiche dei semplici è non soltanto un viaggio nella tradizione e nella storia della nostra cultura, ma anche nel presente e nel futuro; un viaggio che faremo insieme durante il nostro prossimo corso di erboristeria di primo livello, che si terrà a partire da mercoledì 16 novembre nella sede pistoiese dell’Associazione Archeosofica.
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Durante gli incontri impareremo a realizzare correttamente polveri, tinture officinali, oleoliti e creme, deliziosi vini medicinali ed aceti, in modo semplice e sicuro. Studieremo il corretto dosaggio dei semplici e come associare le varie specie officinali per ottenere preparazioni efficaci, utili per affrontare i piccoli disturbi della stagione invernale che ormai si approssima.
menta-salvia-rosmarino-4Effettueremo anche una visita ad un’azienda vinicola, occasione nella quale un esperto enologo ci guiderà alla scoperta del vino, alimento tradizionalmente utilizzato per alcune preparazioni erboristiche.

 

Il corso si terrà il mercoledì alle 21.15 presso la sede dell’Associazione Archeosofica in piazza dello Spirito Santo 1, a Pistoia, a partire dal 16 novembre per 5 incontri. menta-salvia-rosmarino-5

Per informazioni potete contattarci allo 0573/21414 oppure scriverci all’indirizzo info.pistoia@boxletter.net.

Le erbe solstiziali – di Stefania Fineschi

IL SOLSTIZIO D’ESTATE, LE NOZZE DEL SOLE CON LA LUNA E LE ERBE SOLSTIZIALI

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E’ da poco passato il Solstizio estivo, il midsummer day di shakespeariana memoria, data magica e suggestiva, festeggiata ed omaggiata da sempre e da tutte le popolazioni dell’emisfero boreale. Tante leggende e miti si legano alla notte più breve dell’anno, momento astronomico nel quale il sole si trova nel punto più alto del cielo e dell’eclittica.  erbe solstiziali 3Era proprio in questo giorno che cominciava l’anno egizio, quando il sole di mezzogiorno dominava la vetta della Grande Piramide, senza che un velo d’ombra si levasse sulla sabbia della piana di Giza. Era questo il simbolo perfetto del totale dominio della luce divina sulle tenebre, tenebre del mondo e della coscienza dell’uomo.

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E’ sempre questo il giorno in cui, astrologicamente, il Sole entra nel segno del Cancro, domicilio della Luna. Il fuoco solare si congiunge al suo opposto, l’acqua lunare. I due luminari, sempre opposti nel cielo, finalmente si incontrano.  Nella tradizione cristiana a questa data si associa strettamente quella del 24 giugno, giorno della nascita del Battista, San Giovanni il Battezzatore, emblema e simbolo della figura dell’Iniziatore. Figura che si ritrova, come anticipata da un’antica Sapienza, anche nella tradizione greco-romana, nella quale la divinità associata al solstizio estivo era Giano Bifronte, il Custode delle Porte. erbe solstiziali 5Infatti in molte tradizioni anche precedenti, i due solstizi, quello estivo e quello invernale, momenti speciali del calendario astrologico ed astronomico, erano considerati “porte”, soglie che per un frangente si aprivano al varco umano, come scriveva Omero nell’Odissea, parlando del misterioso antro dell’isola di Itaca, nel quale si aprivano due porte: “l’una volta a Borea, è la discesa degli uomini, l’altra invece che si volge a Noto è per gli dèi e non la varcano gli uomini, ma è il cammino degli immortali”. La porta rivolta a Borea, ovvero verso il nord, è un chiaro riferimento al solstizio estivo, durante il quale il sole si trova a nord dell’equatore celeste; mentre quella degli dèi e degli immortali è rivolta verso la città di Noto, a sud di Itaca, perché il sole, alla data astronomicamente opposta del 21 dicembre, solstizio invernale, si trova a sud dell’equatore celeste.

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Giano Bifronte, raffigurato con uno scettro nella mano destra ed una chiave nella sinistra, era colui quindi che deteneva le chiavi delle Porte, anche di quelle solstiziali, ovvero la possibilità per l’uomo di varcare queste soglie, andare oltre l’umana condizione, perennemente soggiogata dalle potenze universali e liberarsi dal giogo imposto.
Ma nella notte nella quale tutto ciò, simbolicamente e realmente, si rende possibile, in questa notte si scatenano le forze contrarie, le potenze arimaniche e luciferiche che cercano di impedire all’uomo ed alla donna questo passo vero la libertà e la salvezza.
Ecco allora il fiorire di tutta una lunga serie di tradizioni e leggende legate a piante, cioè esseri viventi in grado di proteggere l’uomo da queste aggressioni, le così dette “erbe solstiziali” e alla consuetudine dei Fuochi di San Giovanni, siano essi fuochi d’artificio o falò, che, rischiarando la notte, portano con sé la potenza solare per dileguare le tenebre e tutto ciò che rappresentano. erbe solstiziali 6
Tra le 7 o 9 erbe solstiziali (a seconda delle tradizioni), ve n’è una a noi molto cara, da sempre chiamata erba scacciadiavoli, l’Iperico (Hypericum perforatum). Molti rituali e tradizioni si associano all’iperico, col suo fiore giallo e i suoi pistilli che tanto ricordano il sole con i raggi solari, nella notte di San Giovanni.
Anche la tradizione alchimistica ne riporta l’uso, come acqua distillata d’iperico, con la capacità di “confortare il cervello, la memoria e la vista”. Quindi, non ci stupisce affatto che la moderna scienza medica e biologica abbia riscoperto e confermato il potere dell’iperico di “scacciare i demoni”, ovvero quelle forze occulte che attanagliano la coscienza umana e impediscono all’uomo di evolvere.

erbe solstiziali 10È così che raffinati studi e metanalisi hanno decretato il potere antidepressivo dell’Iperico, tanto che anche l’OMS si è affrettata a ufficializzarne tale azione (secondo le indicazioni dell’EMEA, la nostra Food and Drug Administration). Inoltre l’iperico assunto per os ha tante altre proprietà curative: è un potente antivirale, aiuta a combattere i disturbi della menopausa, è inoltre coleretico ed epatoprotettore.erbe solstiziali 9

L’Oleolito di Iperico, che anche quest’anno, com’è ormai nostra tradizione, abbiamo preparato con alcuni allievi ed allieve dei nostri corsi di Erboristeria di Lucca e Pistoia, è un potente vulnerario eccezionale nel combattere piaghe, ustioni ed ulcerazioni. La famosa esperta di fitoterapia, la dott.ssa Campanini, ne attesta anche l’uso come protettore dai raggi solari (l’olio essenziale in esso contenuto fa da leggero filtro, l’ipericina accelera il richiamo del pigmento melanico – velocizzando i tempi dell’abbronzatura – e l’iperina agisce da vasoprotettore diminuendo i rischi di eritema solare), astringente per pelli arrossate, tonificante per pelli stanche e con azione eudermica per le pelli senescenti. Insomma, una pianta, mille virtù, come spesso accade nel regno delle piante officinali. erbe solstiziali 11
Una pianta che non è solo un esponente delle specie officinali, ma ci conduce in tutta un’altra storia.

Erboristeria: un corso, una passione – di Stefania Fineschi

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Qualche anno fa un insegnante di botanica fece un esperimento con i suoi studenti. Il primo giorno del suo corso proiettò un’immagine: una famiglia felice banchettava su una coperta stesa sopra un prato, in mezzo ad un boschetto. Proiettò l’immagine per pochi secondi e poi chiese agli allievi di descrivere brevemente ciò che avevano visto. La maggioranza rispose di aver visto una famiglia felice mentre faceva il suo picnic domenicale. Solo pochi notarono che l’immagine ritraeva un  tipico boschetto della macchia mediterranea e ne indicarono alcune specie vegetali.

Chissà cosa avremo risposto noi … Del resto, in quest’epoca moderna, fiori, foglie, frutti e radici sono presenze sempre meno visibili anche se la loro importanza resta fondamentale per la nostra vita.

erboristeria 2016 1Non mancano oggi come ieri gli studiosi e i ricercatori che hanno dedicato la loro vita allo studio del regno vegetale e delle proprietà curative delle piante che l’umanità sperimenta su se stessa ormai da millenni. Un contributo importante in questo settore è stato portato da Tommaso Palamidessi, che ha impegnato gran parte della sua vita alla sperimentazione diretta oltre che allo studio delle piante officinali. “La vita fisica su un pianeta è possibile solo quando sussiste un regno vegetale in piena attività”. “Le piante, gli alberi, le erbe, hanno in sé tutto ciò che serve alla vita umana: acqua, nutrimento, ossigeno, medicamenti contro le malattie”.

erboristeria 2016 3Certo per potersi avvalere delle incredibili e forse inaspettate proprietà curative delle droghe vegetali è necessario conoscerle a fondo, saperne estrarre in modo corretto i principi medicamentosi e saperle dosare con accuratezza e precisione. A questo scopo abbiamo preparato per voi un corso di erboristeria che partirà il prossimo aprile presso la nostra sede pistoiese in Piazza dello Spirito Santo 1. erboristeria 2016 2

Il corso è strutturato in 7 lezioni durante le quali impareremo a conoscere le virtù curative di alcune piante della nostra flora mediterranea, facili da reperire, economiche, e di semplice utilizzo. Saperle riconoscere, raccoglierle e conservarle, oltre che estrarne i principi attivi utili. Con un occhio di riguardo per quelle specie officinali che più di altre ci serviranno nei prossimi mesi, per affrontare i disturbi tipici della primavera.

Realizzeremo insieme anche un erbario, in modo da poter riconoscere bene le specie che tratteremo. Per questo avremo alcune giornate dedicate alla raccolta delle specie botaniche, così da unire la teoria alla pratica. Come sempre verrà allestito un laboratorio per le preparazioni specifiche.

Mercoledì 6 aprile alle ore 21.15 un incontro ad ingresso libero per spiegarvi in cosa consiste il corso e darvi tutte le informazioni necessarie. E poi dal mercoledì successivo, 13 aprile, partiremo con la prima delle sette lezioni. Sarà un piacere lavorare insieme a voi!

Per prenotarsi: 0573 21414.

 

 

 

LEZIONI DI BENESSERE : ERBORISTERIA

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Inizia il 23 settembre, mercoledì, alle ore 21.00, il corso di erboristeria curato da Stefania Fineschi (biologa, nutrizionista) che durerà fino al 25 novembre. Un appuntamento settimanale a cui possono partecipare sia persone che non hanno conoscenze specifiche in materia, sia chi, per vari motivi ed in vari modi, si è già avvicinato alla fitoterapia.

Il corso sarà dedicato in particolar modo all’autunno e all’inverno: quali sono  i tipici disturbi stagionali? Come li possiamo aggirare o risolvere? Quali sono le piante officinali più adatte per questa fase dell’anno?

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IL FUTURO DELLA FITOTERAPIA – a cura di Stefania Fineschi

fitoterapia ricercaNel 1927 il medico francese Leclerc definì FITOTERAPIA quel metodo di cura con le piante officinali che già da secoli era sviluppato e praticato con passione un po’ ovunque. Negli ultimi 15 anni si sono moltiplicate le ricerche accademiche che tentano di far luce sull’efficacia delle cure erboristiche e soprattutto sui meccanismi biomolecolari alla base del loro successo che nella gran parte dei casi restano per noi ancora in parte sconosciuti. Questo perché la pianta è un organismo vivente, estremamente complesso, in relazione costante con tutto ciò che lo circonda e molto difficilmente riducibile a singole molecole biologiche. La comprensione sempre crescente di questa realtà porterà la fitoterapia verso nuovi orizzonti costringendoci ad investigare tra antiche credenze e nuove sperimentazioni? Cercheremo di rispondere a questa domanda nella serata di giovedì 27 Novembre, dedicandoci inoltre alla preparazione, con il gradito aiuto del pubblico, di alcuni semplici rimedi per i problemi più comuni della stagione invernale.

LE PREPARAZIONI OFFICINALI – di Laura Monducci Poli

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Ormai è noto a tutti che le erbe e le piante hanno un ruolo fondamentale non solo nell’alimentazione umana ma anche per l’igiene e la cura della persona e nella composizione di molti farmaci. L’uomo ha imparato molto presto a riconoscerle e utilizzarle a proprio vantaggio, studiandone nel corso del tempo le caratteristiche, le qualità e le proprietà. La fitoterapia è la scienza che utilizza le piante medicinali nelle loro varie forme a scopi salutistici, ed è la più antica di tutte le medicine. L’osservazione forse casuale che una foglia, una radice, un fiore, collocati su una ferita, procuravano una rapida guarigione, fu forse l’inizio di questa scienza. Del resto l’uomo imparava e imitava cioè che gli animali già avevano scoperto, per quel meraviglioso istinto che li guida nella scelta dei cibi e dei medicamenti naturali.

“Tutti i prati e tutti i pascoli, tutte le montagne e le colline sono farmacie” diceva Paracelso. paracelso

Le piante medicinali rappresentano il primo esempio di farmacoterapia, e l’officina indica il luogo dove con l’arte e la scienza della Tradizione antica, le piante sono sottoposte a dei trattamenti speciali per estrarre da esse tutte le sostanze chimiche utili alla terapia. La parola latina  officina fa riferimento agli antichi laboratori farmaceutici dove si procedeva all’estrazione di droghe tradizionalmente usate nella medicina popolare. Il termine “ officinale “ (da officina, laboratorio, “farmacia”), indica i vegetali usati in terapia e che furono anche chiamati col nome di semplici (Semplici – dal latino medievale “medicamentum” o medicina simplex – erano definite le erbe medicinali).

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