EXPERIA: metafisica sperimentale

Experia

Metafisica sperimentale, ovvero l’antica via e la nuova scienza per conoscere se stessi. Ecco come si presenta il gruppo di studiosi e sperimentatori di EXPERIA, che in questi giorni sta tenendo una serie di conferenze alla sede pistoiese dell’Associazione Archeosofica ogni lunedì ed ogni venerdì alle 21.30 (ingresso libero).

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GLI EROI DELL’ANTICA GRECIA – di Caterina Savasta

All’interno del ciclo MITI E SIMBOLI, lunedì 6 maggio (ore 21.30) la prof. Savasta ci darà una nuova prospettiva dell’affascinante mondo degli eroi greci. Ecco cosa ci ha anticipato:

“Di eroi nell’antica Grecia non ne sono mancati né in guerra tra i soldati e i capi degli eserciti, né tra i filosofi, tanto meno tra i legislatori e i politici, ma più che alla storia guarderemo al mito, come prevede il ciclo dedicato alle leggende e ai simboli delle civiltà orientali, del Nord Europa, egizi e appunto greci.
Aspetteremo un’altra occasione per parlare di Achille, Leonida e Socrate e ci dedicheremo ad Argo, a Teseo, a Perseo e ad altri eroi della mitologia greca.
Individueremo i simboli che campeggiano in questi racconti e cercheremo di spiegarne il significato perché, come diceva Dante Alighieri, ci sono vari modi per interpretare le Scritture e alcuni testi. Noi non applicheremo una lettura con sette chiavi, ma qualcosa cercheremo di interpretare, nella convinzione che i miti contengono preziosi insegnamenti ai fini dell’evoluzione umana.
Perché Argo ha tanti occhi? Ci sono numerose versioni…, aveva un occhio solo, quattro, cento…
Avere occhi vuol dire potere vedere, accedere ad una visione differente da quella normale e comune. Disporre di una visione non duplice, ma unitaria, guardare dietro e avanti ossia al passato e al futuro, vedere sempre senza chiudere gli occhi mai, perché la coscienza è sveglia e vigile su tutti i piani di esistenza…
Perché Teseo parte alla conquista del vello d’oro? Chi è veramente Medusa uccisa da Perseo?

Ecco, questa è una conferenza per chi vuole sapere come si fa a capire un mito e per chi si è posto queste e altre domande: proveremo a rispondere alla luce di una Tradizione antica e moderna”.

L’ingresso è libero e gratuito, e come sempre siete i benvenuti!

Corso di Erboristeria Primavera 2019 – a cura di Stefania Fineschi

Eccoci a proporvi un Corso di Erboristeria in 6 lezioni (che si terrà nella sede di Piazza dello Spirito Santo 1 a Pistoia) curato dalla dott. Stefania Fineschi, che ci ha preparato questo breve articolo con alcune informazioni sul corso.

La conoscenza della fitoterapia può venirci in aiuto in molte occasioni. Le piante possono essere un alleato prezioso da conoscere e saper utilizzare.
E sarebbe una buona idea avere in casa un piccolo armadietto con tanti rimedi pronti all’uso. Ma come, cosa scegliere? Questo sarà il tema del primo incontro.
Nelle altre lezioni parleremo di come si combatte lo stress, la stanchezza e cosa può aiutarci per una buona memoria; faremo dei preparati erboristici con i fiori della primavera, ci occuperemo del benessere della pelle e della depurazione, tanto necessaria per mantenersi attivi e in buona forma. Vini, elisir e aceti, sono alcuni dei preparati che faremo insieme, attingendo dalla tradizione millenaria, senza trascurare l’importante associabilità delle piante medicinali. Continua a leggere “Corso di Erboristeria Primavera 2019 – a cura di Stefania Fineschi”

CRISTIANESIMO SCONOSCIUTO

Il 23 novembre alle 21.30 partirà un ciclo di quattro incontri (che si terranno sempre al venerdì sera) che siamo sicuri solleverà questioni, dibattiti e curiosità. “Cristianesimo Sconosciuto” è il tema generale dei 4 appuntamenti, un tema sviluppato solo in parte, ma se susciterà il vostro interesse, siamo pronti a proseguire il prossimo anno con altri approfondimenti e dialoghi.

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In dettaglio ecco di cosa tratteranno i nostri amici relatori, un gruppo di appassionati studiosi che verrà a trovarci alla nostra sede pistoiese, come detto sopra, ogni venerdì sera, ma che sta già portando queste conferenze in giro per l’Italia.

23/11: Reincarnazione tra scienza e tradizione
30/11: Introduzione ai misteri dell’Iniziazione cristiana
07/12: Oltre il velo della lettera
14/12: Tecniche ascetiche d’Oriente e d’Occidente

La millenaria vicenda cristiana costituisce un dato ineliminabile del nostro patrimonio storico, culturale e spirituale. Fin dalla sua comparsa sul palcoscenico del mondo la figura e le gesta di Gesù di Nazareth hanno scosso e continuano a scuotere le coscienze, sia in senso positivo che con scetticismo e diffidenza. Ma è un fatto che ha cambiato la storia dell’intera umanità. natività-pinturicchio
Molti di voi magari sentono attrazione per questa realtà complessa e affascinante e ne vorrebbero approfondire la conoscenza. Ci troviamo purtroppo in un’epoca così distante come mentalità e come tempo, quindi dobbiamo fare i conti con la difficoltà di reperire informazioni nei documenti in lingua originale, testi antichissimi spesso usurati o rovinati dalle incurie, per non parlare delle fonti frammentarie o dubbie, dell’immensa mole di scritti intrisi di contrapposizioni ideologiche… Si rischia di perdersi per strada e abbandonare le ricerche prima di aver ricostruito quale fosse, almeno nei suoi tratti essenziali, il vero volto del Cristianesimo delle origini. Ma per fortuna non sono mancati gli studiosi pazienti e determinati che hanno portato avanti questa ricerca. Jesus at Pharisee's house

Avvalendosi dell’esperienza di Tommaso Palamidessi e dei suoi trattati, un gruppo di studiosi dell’Associazione Archeosofica, si sono appassionati ed hanno cercato di colmare le loro lacune liberi da pregiudizi e consapevoli delle difficoltà che presenta un tale lavoro. Ora presentano i risultati di questo lavoro, che sicuramente proseguiranno, con l’obbiettivo di farci conoscere ciò che del Cristianesimo spesso resta sotto la coltre polverosa delle difficoltà.

L’ingresso è libero e gratuito per tutti e 4 gli incontri. Per informazioni: 057321414.

 

 

 

 

 

 

I MONDI DELL’ALDILA’ – di Caterina Savasta

sensi-spiritualiConoscere la topografia del cosmo, i luoghi dell’universo, la sua struttura, sapere com’è fatto, è fondamentale secondo la Tradizione Sapienziale, perché noi uomini e donne dobbiamo muoverci in questo cosmo, viaggiare attraverso i suoi piani, i suoi mondi per potere fare un tragitto, un itinerario speciale, cioè tutto il cammino evolutivo, per potere compiere la più alta realizzazione per un essere umano.
Pensando all’ aldilà, abbiamo opinioni diverse probabilmente, qualcuno crede che non esista, che non ci sia nient’altro oltre questo mondo che vediamo, tocchiamo, sentiamo con i nostri cinque sensi…  e se non si vede non si crede…
Altri ritengono che qualcosa deve pur esserci… ma cosa? e chissà come sarà?
Alcuni hanno paura e non ne vogliono parlare; altri più coraggiosi e curiosi vogliono sapere di più e si domandano: chi ci dice come stanno le cose? Qualcuno è mai stato nell’aldilà? Se sì, chi? È tornato dalle nostre parti a raccontarcelo? È possibile andare nell’aldilà da vivi? È possibile che quelli dell’aldilà vengano qui ed entrino in contatto con noi? Esistono veramente il limbo, l’inferno, il purgatorio e il paradiso? E dove sono? Quale aldilà mi aspetta dopo la morte del corpo, che cosa mi succederà?
Sono argomenti ai quali comunemente tendiamo a non pensare, a meno che la morte di una persona cara o la malattia non ce li renda pressanti, non ci metta di fronte a delle domande urgenti. Ma ci sono persone attente a queste tematiche che da sempre ne vogliono sapere di più.
La scienza, la fisica, hanno dimostrato che esiste anche un mondo che noi non vediamo, che non tocchiamo, che non possiamo conoscere con i nostri cinque sensi. Piani di esistenza in cui la materia vibra molto velocemente, con un “panorama” del tutto diverso da qui, dal nostro mondo.
I nostri cinque sensi ci fanno vedere i corpi allo stato solido, liquido e gassoso, lo stato igneo, il fuoco, ma non finisce qui.
Basti pensare agli ultrasuoni, cioè quei suoni che hanno una frequenza superiore a quelle mediamente udibili da un orecchio umano, percepibili da cani, delfini, balene e pipistrelli, e agli ultravioletti che non vediamo, ma tutti crediamo che ci sono perché la scienza ne ha dimostrato l’esistenza.
Quindi l’aldilà esiste ed è conoscibile a condizione di avere gli strumenti adatti per conoscerlo.
Per noi diventa impossibile concepire qualcosa che non ha profondità, altezza e spessore perché i nostri cinque sensi ordinari si possono esprimere in questo mondo e quindi abbiamo e sviluppiamo una conoscenza di questo mondo. Per poter ottenere una conoscenza dei mondi superiori occorre sviluppare dei sensi che consentono appunto una esperienza nei mondi superiori, altrimenti rimarranno sempre a noi preclusi.
I testi sacri e la letteratura di tutti i tempi, i grandi poemi epici ed eroici del passato, si sono sempre occupati di questi argomenti, raccontando di eroi che vivono mille avventure e varcano la soglia del regno dei morti.
Quindi con grande curiosità siamo andati a rileggere questi testi per saperne di più, nella convinzione che non possiamo sospettare neppure lontanamente di trovarci di fronte ad una letteratura, ad una narrativa pura e semplice, a scrittori fantasiosi e nient’altro.
Sarebbe come chiedere se la Divina Commedia e gli altri scritti di Dante abbiano avuto per autore un uomo qualsiasi o se l’Iliade, l’Odissea e l’Eneide siano stati solamente il parto della fantasia poetica di Omero e Virgilio e non di personaggi con rare, precise conoscenze e caratteristiche di grande dignità spirituale.
Com’è l’aldilà per gli Ebrei, per i Babilonesi, per i Greci e per i Latini, per Dante Alighieri e per Ludovico Ariosto?
Lo scopriremo insieme e per concludere presenteremo la visione Archeosofica dei Mondi dell’Aldilà, quale ci viene presentata da Tommaso Palamidessi, fondatore della Scuola Archeosofica, nei suoi numerosi scritti che sviluppano l’argomento, passando dal piano fisico a quello emozionale, a quello del pensiero e dello spirito, illustrando i sottopiani e le principali caratteristiche di ogni singola regione del cosmo.
Vi aspetto venerdì 16 Novembre alle ore 21:30.

METAFISIOLOGIA

Aura EnergeticaMetafisiologia, una parola difficile a prima vista. Di cosa si tratta? Proviamo ad analizzarla.
“Fisiologia” sappiamo che definisce una branca della biologia che studia il funzionamento degli organismi viventi. “Meta” è un prefisso che deriva dal greco, molto usato e con molti significati. Nel nostro caso vuol dire “oltre”, e identifica una scienza analoga a quella biologica ma che si occupa di ciò che si trova al di là dei confini fisici, chimici.

forme pensiero protezione

Quindi, anche se è la prima volta che incontrate questo termine, in realtà avete sicuramente già sentito parlare degli argomenti di cui la metafisiologia si occupa: corpi energetici, aura, centri di forza o chakra, circolazione di energie sottili (prana), e altro ancora. Superficialmente o parzialmente se non a volte in maniera totalmente errata, ma di queste cose oggi se ne parla sempre di più, sia per ritrovare un benessere perduto e quindi prendendo in considerazione l’uomo nella sua totalità psico-fisica, sia per raggiungere quella felicità interiore di cui tante dottrine raccontano.vibrazioni
Lunedì 22 ottobre insieme ad Alessandro Polletti, alle 21.30 presso la nostra sede pistoiese (ingresso libero), approfondiremo proprio lo studio della metafisiologia. Seguiranno poi altri incontri più specifici che ci aiuteranno a conoscere meglio noi stessi e il mondo che ci circonda.

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LE AMAZZONI DEL GRAAL – di Franco Naldoni

Dai romanzi del ciclo bretone sulla cerca del Graal, nel corso della storia, si è venuta fissando nell’immaginario collettivo l’idea che l’impresa della cerca del Graal fosse solo  appannaggio di cavalieri eroici, impavidi, dove la donna assumeva una parte marginale, secondaria, dato il carattere ascetico dell’opera, al massimo di ispiratrice del Cavaliere.

Quasi insinuando che fosse preclusa alla donna la via eroica del Graal.
La partecipazione della Donna al Mistero del Graal è invece fuori discussione come viene testimoniato dalle visioni e dalle gesta eroiche di molte amazzoni, vere e proprie eroine, donne dotate di estremo coraggio e sublimi qualità, che si sono messe al di là delle forme storiche contingenti  accusandone i lati sbagliati, per affermare la propria dignità regale, spirituale, lottando per rivendicare per tutti il diritto e la dignità di esseri liberi. 
Investite dalla stessa visione graalica di un carisma ed una autorità eccezionale hanno saputo muovere re, papi e nazioni per ristabilire il “diritto divino” anche nel governo dei regni terreni, muovendosi  nella società con lo stesso eroismo e intransigenza con la quale si erano mosse per cambiare se stesse in vista di dirigere anche gli altri.
E nel cimento per la difesa e l’affermazione della verità si qualificano come vere eroine dell’Eterno Spirito, vere guerriere e sacerdotesse offrendo in sacrificio la propria vita per l’ideale, presentando a tutte le  donne un’altra faccia della missione femminile. Infatti, non è soltanto quella della vergine pia, di una sposa o di una mamma o di ispiratrice del cavaliere, ma può ambire ad essere “Custode del Santo Graal”.
Questa donna profuma di cielo e ispira e spinge all’unione con l’Assoluto anche l’uomo che trema d’amore al solo guardarla e per esser degno di quello sguardo vuole solo emularne l’esempio.
Lunedì 15 ottobre alle 21.30 vi aspettiamo per proseguire questo affascinante tema (l’ingresso è libero e gratuito).
L’intento di questo incontro sarà di comprendere chi è un’Eroina e Dama del Graal, quale è il suo Ideale preciso, per chi e per cosa combatte ardentemente con prodezza e intelligenza, a chi dedica la sua vita.

Queste dame del Graal, meravigliose e bellissime, da personaggi dei romanzi del ciclo Bretone di re Artù dove porgevano la Coppa all’eroe meritevole e degno, all’Eletto Cavaliere,  si concretizzano in vere e proprie Amazzoni  del Graal ed irrompono sul palcoscenico della storia per insegnare agli uomini (e alle donne) a riscoprire il sentiero che conduce al Regno Celeste.

 

 

 

 

 

 

 

UN MANUALE PER IL MISTERIOSO MONDO DEI TRAPASSATI

Prima o poi a ciascuno di noi capita un evento luttuoso, di quelli che lasciano il segno.
A dire il vero, ogni giorno muore qualcuno ed ogni giorno per fortuna nasce qualcuno. È il “cerchio della vita”. Lo sappiamo. Come sappiamo tutti che sicuramente, con certezza, moriremo. Non sappiamo quando né come, ma sappiamo che è un fatto inevitabile. Però non ci soffermiamo volentieri su questo argomento. La morte spaventa, l’incognito ci spaventa. Credenti o no, religiosi o materialisti, non è un argomento che affrontiamo volentieri, è vero? Nemmeno se crediamo nella reincarnazione. E pur rattristandoci per la sorte altrui, sorvoliamo, superficialmente, anche se in apparenza sembriamo molto coinvolti, su fatti tragici come le recenti sciagure che hanno colpito il nostro paese, o altri paesi più lontani.
Pensiamo ai vivi, a chi rimane solo, alla sua tristezza, non pensiamo mai, o quasi mai, al defunto. Consoliamo chi resta, per chi è partito non sappiamo esattamente cosa fare. E quando il lutto colpisce chi ti è caro, immensamente caro, l’angoscia prende possesso di te, così come il senso di impotenza. Credenti o meno, il vuoto che si sente è enorme. Possiamo far finta di nulla, certo, ognuno ha le sue strategie di sopravvivenza.
Ma possiamo anche porci delle domande, affrontare la situazione di petto, senza nascondersi, senza aver paura, senza preconcetti, liberi e aperti mentalmente ad ogni analisi e prospettiva. Vigili, lucidi, liberi. Possibile che la meraviglia della vita sia una specie di burla? Perché finisce, inesorabilmente.

Personalmente ho trovato utile quello che è scritto nel LIBRO CRISTIANO DEI MORTI. Si tratta di una esposizione dettagliata di ciò che succede al momento della morte e nei giorni immediatamente successivi. In più è una sorta di manuale, perché contiene delle invocazioni, preghiere semplici, di sostegno e di aiuto al defunto nel suo viaggio spirituale nel misterioso mondo dei trapassati.
È di aiuto anche al vivente, anzi, direi soprattutto al vivente, che prende atto di cosa lo attende una volta deceduto. Da vivente si può verificare se la teoria esposta in questo trattato è vera oppure no. Ci sono degli esercizi che si possono fare, in piena lucidità e autonomia. Da vivente ci si può allenare per non essere sorpresi dall’ignoto. Ed è assai confortante per chi ha subito un lutto sapere che può essere di aiuto alla persona cara scomparsa.

L’autore, Tommaso Palamidessi, nella prefazione scrive:

“In passato in alcune grandi religioni non cristiane furono fatti dei libri ad uso dei morti, ad esempio in Egitto vi fu il Libro dei Morti codificato nel VII secolo prima di Cristo in 165 capitoli, derivato dal testo inciso nelle Piramidi. Nel Tibet dei Lama fu scritto il Bardo Thödol o Libro Tibetano dei Morti, la cui paternità si attribuisce al Taumaturgo Pamasambhava, invitato nel Tibet al tempo del re K’rì-sron-lde-btsan (755-797) che lo avrebbe nascosto sottoterra per essere riscoperto dopo la sua scomparsa da lontani seguaci della sua dottrina. Questi due testi molto affini per il contenuto hanno preziosi elementi teologici, ma in parte falsati da credenze discutibili. Pur tenendo conto di questi due preziosi trattati, la nostra linea è diretta, perché coerente con la rivelazione di Gesù Cristo e l’esperienza dei Santi cristiani cattolici e ortodossi, ma integrata dalla visione archeosofica della vita universale”.

Venerdì 12 ottobre alle 21.30, presso la sede pistoiese di Piazza dello Spirito Santo 1, ci sarà la presentazione di questo libro. Non sarò io a farla, ma vi invito a partecipare, non foss’altro che per curiosità. Poi deciderete voi cosa fare, se prenderlo in considerazione oppure no.