Per trarre alcuni auspici annuali dall’oroscopo natale alcuni astrologi del Medio Evo usavano il metodo simbolico del “Maestro dell’Anno“. Eccone il procedimento.
Si sposta l’Ascendente natale di tanti Segni quanti sono gli anni del compleanno: il “Maestro” del Segno in cui cadrà il nuovo Ascendente sarà il “Maestro dell’Anno“. Esempio: l’Ascendente natale è situato a 10° in Capricorno, calcoliamo il “Maestro dell’Anno” per i 30 anni di età. Si sposta l’Ascendente in senso diretto nello Zodiaco di 30 Segni, e si arriva a 10° nel Segno dei Gemelli, il cui “Maestro” è Mercurio.
Il dominio del “Maestro dell’Anno” si estenderà nello Zodiaco per un arco di 30 gradi, così se cadrà, come nell’esempio, a 10° del Segno dei Gemelli, arriverà gradualmente con il passare dei mesi a 10° nel Cancro, in coincidenza al nuovo compleanno. Ogni grado corrisponde a 12,17 giorni, arrotondato a 12 giorni. Quando la proiezione dell’Ascendente cambia di Segno cambia anche il “Maestro dell’Anno“.
I PIANETI MAESTRI DEI SEGNI sono: Saturno per Capricorno e Acquario; Giove per Sagittario e Pesci; Marte per Ariete e Scorpione; Sole per il Leone; Venere per il Toro e la Bilancia; Mercurio per i Gemelli e la Vergine; Luna per il Cancro.
Ogni pianeta dominante inclina ad una sua specifica influenza che marca il periodo annuale. Si considerano gli aspetti che il “Maestro dell’Anno” produce con gli altri pianeti sia nell’oroscopo natale che in quello di rivoluzione annuale, poi si esamina il suo stato celeste e la sua caratteristica intrinseca. Il pianeta che guarda con un aspetto il Segno intersecato dalla proiezione dell’Ascendente assume importanza e si chiama “Maestro dei Raggi“.