Una giornata a Firenze – di Stefania Fineschi

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Camminare per le strade di Firenze è un’esperienza davvero speciale. Lo sanno bene le migliaia di persone che ogni giorno vi giungono da ogni parte del mondo. Tra le mura di questa città, tra le tante cose, è nato Dante ed ha creato una lingua, Savonarola ha predicato verità metafisiche e i Medici hanno regnato.
Ecco perché passeggiare per Firenze non è soltanto passeggiare, ma è fare un tuffo nella storia che ha dato vita al mondo moderno e poterla seguire, passo dopo passo, attraverso i secoli fino al giorno d’oggi, in una specie di eterno presente. Ed è incredibile come eventi fondamentali per l’umanità intera si siano dipanati nel tempo in uno spazio tanto angusto, perché la Firenze storica è piccola, incredibilmente piccola.Gita a Firenze

Tanti sono gli avvenimenti che sono trascorsi tra queste mura cittadine, che ai molti (noi compresi) sarà sfuggito che anche la storia della medicina è passata di qui, attraverso tappe davvero cruciali.orto botanico

Per esempio, la città è dotata fin dal 1° dicembre 1545 di un bellissimo Orto Botanico, per la verità chiamato Giardino dei Semplici, ovvero delle piante medicinali così come venivano dette nel Medio Evo e poco dopo, quando nasceva la moderna medicina e la ricerca come oggi la intendiamo ed illuminati regnanti, tra i quali Cosimo de’ Medici, ordinavano la realizzazione di Orti affinché le specie officinali fossero coltivate e studiate.

mandragoraTale Orto Botanico è proprio all’inizio del Centro Storico cittadino, vicino a piazza San Marco. Questo Giardino dei Semplici è il terzo più antico del mondo, dopo quelli di Padova e Pisa, ma a Firenze in verità appartiene uno dei più antichi orti botanici in assoluto, ripristinato alla fine dello scorso ottobre (inaugurato il 25 ottobre 2017, n.d.r.), quello dell’Ospedale di Santa Maria Nuova, l’ospedale dei fiorentini.

L’Ospedale di Santa Maria Nuova però non è solo l’ospedale storico della città ma è il più antico ospedale ancora funzionante del mondo, pensate un po’. Fondato nel 1288 grazie alla donazione del terreno da parte di un tal Folco Portinari, che diventerà famoso nella storia per essere il padre di quella Beatrice che tanto ispirò il cuore di Dante, non è mai stato chiuso e contiene al suo interno anche un vero e proprio tesoro: oltre 750 opere d’arte di artisti del calibro di Della Robbia, Andrea Del Castagno, Ghiberti, Dello Delli, alcune delle quali sono state prestate al Metropolitan di New York e agli Uffizi, ma che, per lo più, restano chiuse nel caveau di Santa Maria Nuova per mancanza di spazi espositivi.

A parte questa digressione storico-artistica, come dicevamo, questo è l’ospedale ancora funzionante più antico del mondo e l’orto botanico che qui fu creato insieme alla struttura, di conseguenza, anch’esso risulterebbe il più antico. Più che un orto botanico, questo era un vero e proprio orto medico perché le piante che vi venivano coltivate lo erano a scopo di utilizzo immediato: venivano elaborate dalle sapienti monache per ottenerne farmaci efficaci. Certo, che dire… Tra le sale dell’ospedale è passato anche Leonardo Da Vinci che pare utilizzò alcune vasche in pietra per dissezionare i cadaveri e portare avanti i suoi preziosi studi anatomici sul corpo umano.Orto Botanico 4

Cominciate a capire cosa succede? Avverti come una sensazione di affanno e capogiro quando vieni a sapere e realizzi nella mente che, davvero in pochi metri, sono passati così tanti geni dell’umana storia, lasciando ovunque le proprie indelebili tracce, e sono accaduti tanti eventi fondamentali.

Quando poi queste tracce si mescolano ai ricordi d’infanzia ed al sapore unico dei giorni della fanciullezza, allora diventano davvero sensazioni irresistibili.Orto Botanico 6

Da piccola ero spesso ospite di mia nonna paterna, che abitava nel centralissimo Borgo dei Santi Apostoli, a due passi dal Ponte Vecchio e da Piazza della Signoria. Nonna Ida, che ogni mattina andava a Messa, appena usciti dal portone di casa non svoltava a sinistra verso la famosa e bellissima chiesa di Santa Trinita, ma a destra lungo lo stretto borgo cittadino finché, ad un certo punto, si apriva alla nostra destra una piccola piazzetta, piazza del Limbo, alla quale si accedeva scendendo qualche gradino.
chiesa-santi-apostoliLà, sepolta tra le case, sta una chiesetta, piccola e apparentemente ben poca cosa dall’esterno, ma un vero tesoro in realtà, tanto che i fiorentini la considerano per tradizione il vero Duomo di Firenze. In effetti è stato interessante scoprire che questa chiesa non è solo la più antica della città (una targa narra che fu fondata nell’800 alla presenza di Carlo Magno addirittura), ma custodisce al suo interno (oltre ad alcune, immancabili opere d’arte), alcune pietre del Santo Sepolcro ivi condotte da Pazzino de’ Pazzi, il crociato (fiorentino) che oltrepassò per primo le mura di Gerusalemme, consentendo la presa della città nel 15 luglio del 1099. Con queste pietre, ogni anno, a Pasqua, si accende solennemente il fuoco che infiamma la colombina per il tradizionale Scoppio del Carro in piazza del Duomo, la cerimonia più sentita dai fiorentini.Orto Botanico 7

Con grandissimo piacere quindi (ora mi potete capire), insieme ad alcuni amici del corso di erboristeria di Pistoia e Lucca, abbiamo scelto un bel sabato pomeriggio di fine ottobre e ce ne siamo andati a spasso per questi tesori di Firenze, a visitare Orti botanici, orti medici, antichissimi ospedali e piccole chiese quasi dimenticate che si mescolano con la storia dei Crociati, creando un filo sottile che collega Firenze addirittura alla lontanissima Gerusalemme.

Per non farci mancare nulla, ci siamo al fine deliziati con una cenetta davvero speciale, in uno dei locali più storici e meno commerciali della città, dove abbiamo pasteggiato con deliziose pietanze casalinghe si, ma giapponesi addirittura!Orto Botanico cena

Se la prossima volta vi vorrete unire, sarete per certo i benvenuti. A presto!

 

 

 

UNA DOMENICA IN MONTAGNA

orto botanico Abetone 1L’estate prosegue con belle iniziative! Domenica 30 luglio, guidati dalla gentilissima e preparatissima direttrice dell’Orto Botanico dell’Abetone, la dott.ssa Eva Sagona, siamo andati alla scoperta delle specie officinali e non, tipiche della montagna pistoiese.

In una valle isolata e fuori dal tempo, abbiamo passato una splendida giornata all’insegna della bellezza della natura, accompagnate anche dalle guide dell’Ecomuseo pistoiese, Marta e Gloria, in un clima corroborante e rinfrescante. Grazie a tutti!

Ma non finisce qui… probabilmente organizzeremo un’altra visita guidata, sempre per studiare la natura e le sue meraviglie, questa volta in Maremma, verso fine agosto. Vi terremo informati!!!

LEZIONI DI BENESSERE : ERBORISTERIA

erboristeria 2

Inizia il 23 settembre, mercoledì, alle ore 21.00, il corso di erboristeria curato da Stefania Fineschi (biologa, nutrizionista) che durerà fino al 25 novembre. Un appuntamento settimanale a cui possono partecipare sia persone che non hanno conoscenze specifiche in materia, sia chi, per vari motivi ed in vari modi, si è già avvicinato alla fitoterapia.

Il corso sarà dedicato in particolar modo all’autunno e all’inverno: quali sono  i tipici disturbi stagionali? Come li possiamo aggirare o risolvere? Quali sono le piante officinali più adatte per questa fase dell’anno?

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LE PREPARAZIONI OFFICINALI – di Laura Monducci Poli

piante-officinali

Ormai è noto a tutti che le erbe e le piante hanno un ruolo fondamentale non solo nell’alimentazione umana ma anche per l’igiene e la cura della persona e nella composizione di molti farmaci. L’uomo ha imparato molto presto a riconoscerle e utilizzarle a proprio vantaggio, studiandone nel corso del tempo le caratteristiche, le qualità e le proprietà. La fitoterapia è la scienza che utilizza le piante medicinali nelle loro varie forme a scopi salutistici, ed è la più antica di tutte le medicine. L’osservazione forse casuale che una foglia, una radice, un fiore, collocati su una ferita, procuravano una rapida guarigione, fu forse l’inizio di questa scienza. Del resto l’uomo imparava e imitava cioè che gli animali già avevano scoperto, per quel meraviglioso istinto che li guida nella scelta dei cibi e dei medicamenti naturali.

“Tutti i prati e tutti i pascoli, tutte le montagne e le colline sono farmacie” diceva Paracelso. paracelso

Le piante medicinali rappresentano il primo esempio di farmacoterapia, e l’officina indica il luogo dove con l’arte e la scienza della Tradizione antica, le piante sono sottoposte a dei trattamenti speciali per estrarre da esse tutte le sostanze chimiche utili alla terapia. La parola latina  officina fa riferimento agli antichi laboratori farmaceutici dove si procedeva all’estrazione di droghe tradizionalmente usate nella medicina popolare. Il termine “ officinale “ (da officina, laboratorio, “farmacia”), indica i vegetali usati in terapia e che furono anche chiamati col nome di semplici (Semplici – dal latino medievale “medicamentum” o medicina simplex – erano definite le erbe medicinali).

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8 giugno : tutti a Padova !

orto botanico padova 1 Domenica 8 giugno andremo a Padova per una giornata tra scienza, cultura e buon cibo. Venite con noi?

L’iniziativa coinvolge le sedi dell’Associazione Archeosofica di Pistoia, Lucca e Campegine.

La mattina visiteremo l’Orto Botanico dell’Università di Padova, con una guida autonoma per il nostro gruppo che ci accompagnerà lungo un percorso secolare. Questo giardino botanico fu fondato nel 1545 ed è a tutt’oggi il più antico orto botanico universitario del mondo. Ha conservato intatte le sue caratteristiche scientifiche e architettoniche, nonostante alcuni lavori di restauro e manutenzione.

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Si trova proprio nel centro storico della città, vicino a tante costruzioni interessanti, negozi, ristoranti, e soprattutto a poca distanza dalla seconda meta di questa intensa giornata : il Palazzo della Ragione.

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Questo imponente edificio ospita al suo interno un salone unico al mondo: ci troveremo davanti un ciclo di affreschi a tema astrologico che conta più di 330 quadri disposti su tre file parallele. Una quantità enorme di simboli e figure evocative, segni zodiacali e costellazioni,  che ci saranno illustrate da Christian Bonelli, esperto di astrologia e nostra guida particolare per questa giornata che si preannuncia memorabile.

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Se vi interessa partecipare è necessaria una prenotazione, potete rivolgervi direttamente alla biologa Stefania Fineschi, nostra docente del corso di erboristeria, che tiene lezioni ogni mercoledì sera (ore 21.30 – Piazza dello Spirito Santo,1)  oppure lasciare vostro nominativo in segreteria telefonando allo 0573 21414, dove potete chiedere informazioni su orari e costi.

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