La musica scandisce spesso gli eventi più importanti della nostra vita come una vera e propria colonna sonora, accompagna la quotidianità, rendendoci allegri, tristi, nostalgici; può essere calmante, energica, inclinare al sentimento, al romanticismo, dare voce ai nostri ricordi oppure ispirare riflessioni più profonde.
L’interesse verso l’influenza che questa disciplina esercita sull’individuo è sempre più attuale. Recenti studi in ambito neurocognitivo e psicologico hanno sollevato alcune domande che sottolineano l’indiscusso potere della musica sull’essere umano: la musica influenza i sentimenti, ma in che modo può incidere nello sviluppo globale dell’individuo? E’ veramente un nutrimento così potente per la mente e per lo spirito?
MUSICA E STATI D’ANIMO
Nel cercare una risposta scopriamo che già molti secoli fa si conosceva il potere modellante del suono e della vibrazione prodotta dalle armonie musicali e si considerava la musica un’arte e una scienza fondamentale per l’educazione dell’individuo, addirittura un mezzo per elevare l’anima e plasmare la psiche, allo scopo di renderla più ricettiva a percepire le armonie celesti. Da Pitagora a Platone fino all’epoca cristiana la musica è concepita fondamentalmente come arte sacra, necessaria per l’educazione morale e spirituale dell’uomo, in virtù delle leggi matematiche e armoniche che ordinano i suoni.
Essa puo’ quindi essere una gratificante e piacevole espressione della creatività per l’individuo, cosi’ come uno strumento di crescita fondamentale, le cui potenzialità sono per ciascuno un tesoro tutto da scoprire.
Questo a brevi linee il tema che sarà sviluppato giovedì 21 novembre alle ore 21.30 (Piazza dello Spirito Santo,1 – ingresso libero) da un’affascinante relatrice : Paola Rachini Molinario.

Laureata in Filosofia ad indirizzo psicologico, Paola Rachini ha studiato pianoforte fin da piccola e in età adulta si è dedicata al canto formandosi presso l’Accademia Musicale Santa Cecilia di Firenze. Ha partecipato ai concerti del Coro Santa Cecilia in Italia, Francia, Germania, Austria, Portogallo, in qualità di organista e di corista. Oggi insegna canto per l’Accademia; ha scritto insieme al soprano Debora Beronesi “Impariamo a cantare” e in collaborazione con Elena Benassai “L’arte della danza e il potere del gesto”.