Venerdì alle ore 21.30 vi presentiamo un altro appuntamento del ciclo I LUOGHI DEL MISTERO. Questa volta le nostre amiche Silvia e Annarita ci parleranno delle Vergini Nere.
Figure enigmatiche dall’incarnato scuro, le Vergini nere si concedono di frequente alla vista del pellegrino che si reca a visitare una cattedrale medievale. Ed è proprio nel Medioevo che in Francia se ne diffonde il culto, intriso di riferimenti all’Oriente e ai Templari. Sedute in trono in posizione faraonica, hanno il volto spigoloso con tratti androgini, gli occhi fissi di fronte a sé e portano in grembo Cristo non più bambino. Espressioni di un principio femminile primordiale, rimandano ad Iside e al culto celtico della Grande Madre.
Le leggende che ne narrano il prodigioso rinvenimento, come quelle legate ai miracoli da loro operati, fanno riferimento alla facoltà di queste statuette di dispensare prosperità e liberazione da catene, cecità, prigionia, naufragi e morte, e ci indicano la strada per la comprensione del loro significato più profondo legato al percorso che l’uomo deve compiere per tornare a Dio.
Ma dunque cosa ha spinto nel Medioevo, e ancora oggi, tanti fedeli a rivolgersi a loro? Cosa si nasconde sotto la veste dei simboli? E perché proprio il colore nero, che sembra richiamare il linguaggio alchemico di cui sono intrise le cattedrali? Nere … ma belle, con le loro mani grandi indicano un segreto da rivelare, dispensato solo a chi si mette in cammino alla sua ricerca.
Risalendo lungo i percorsi dei Pellegrini nel Medioevo, nel corso dell’incontro del prossimo venerdì proveremo ad analizzare tutti questi elementi e dare risposta ad alcuni di questi interrogativi, nel tentativo di coglierne il segreto.
Ingresso libero e gratuito, come sempre.