Cominciando gli esercizi di respirazione e meditazione, spesso proposti anche nelle palestre che seguono una filosofia orientale, ci si può chiedere come mai dobbiamo assumere posizioni fisiche molto scomode per noi occidentali. Eppure alcuni esercizi, alcune sequenze dinamiche ci arrivano dalla più remota antichità, tramandate da chi aveva intrapreso un cammino spirituale e ne aveva accertato i benefici. Quindi queste posizioni hanno degli effetti sul nostro organismo, ma quali esattamente? Pensando alla meditazione ci viene subito alla mente la posizione del loto, con le gambe intrecciate, oppure quella in ginocchio, appoggiati sui talloni, posizioni che fanno parte delle leggende religiose in Oriente.
Un esercizio utile e interessante è il famoso “Saluto al Sole”, quella sequenza dinamica di 12 posizioni dove entrano in gioco respirazione e ginnastica abilmente combinate. Nell’Archeosofia troviamo le stesse posizioni con in più l’aggiunta di una serie di preghiere e invocazioni mentali, che completano la sequenza e ne fanno un esercizio dinamico di meditazione. Così completato, l’esercizio si chiama “Saluto al Cristo”, perché le invocazioni sono rivolte a Colui che rappresenta per la nostra cultura occidentale il vero Sole Divino.
Andando a ritroso nel tempo, scopriamo che il “Saluto al Sole” era praticato in India, nell’Islam, tra i primi asceti cristiani, con lo scopo di mantenere una buona salute fisica e fare del corpo uno strumento di elevazione a Dio. Una preghiera vivente.
Il Sole da sempre e dovunque è il simbolo per eccellenza che identifica la Divinità, datore di vita, calore e luce, senza i quali l’esistenza sul pianeta sarebbe impossibile.
La sequenza delle 12 posizioni ha subito delle modifiche durante i tempi, e dunque è facile imbattersi in esercizi diversi in base alla corrente yoga per esempio, perché succedeva che ogni Maestro, seguendo la sua filosofia, apportava delle modifiche, perdendo in molti casi l’originalità di questo esercizio psico-fisico.
Il saluto al sole, o meglio il Saluto al Cristo, proposto dalla Scuola Archeosofica, ripete le sequenze tradizionali che hanno maggiore effetto dal punto di vista psicosomatico ed energetico. E’ uno degli esercizi più completi che conosciamo, non ha particolari controindicazioni, è adatto a tutte le età, ed unisce in modo armonico movimento, respiro e concentrazione mentale, non disgiunta da una intima elevazione della propria sensibilità spirituale. Il risultato è un equilibrio fisico, mentale, energetico ed emozionale.